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Rassegna stampa sulla scoperta
Alcuni articoli, apparsi sulla stampa regionale,
nazionale o su Internet, che hanno riportato o commentato
il ritrovamento.
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«Sardegna, primi uomini arrivati 250 mila anni fa»
[ CORRIERE DELLA SERA, 27/01/2002.
- Erano cacciatori paleolitici, di taglia normale ma gracili. Il passaggio (forse) tra Toscana e Corsica. ]
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La notizia data dall'ANSA e da La Repubblica
[ Agenzia Giornalistica ANSA e LA REPUBBLICA, 01/10/2001.
- Pagina della rassegna stampa dal sito
infospeleo. ]
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«La preistoria sconvolta dall’ominide di Cheremule»
[ L'UNIONE SARDA, 30/09/2001.
- L'articolo di Marco Noce riassume in maniera chiara e sintetica gli
ultimi risultati delle ricerche sulla Grotta. ]
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«Nur, l’ominide con la berritta. La tesi suggestiva di un ricercatore sudafricano»
[ L'UNIONE SARDA, 14/11/2001.
- L'ispirato autore dell'articolo suggerisce l'immagine del nostro antenato che
ripara dal gelo delle glaciazioni il suo cervello di ominide in evoluzione col
tipico copricapo sardo ]
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«Nur, il Sardus Pater, viveva a Cheremule»
[ L'UNIONE SARDA, 28/09/2001.
- Il titolo è inesatto in quanto "Sardus Pater" è il nome
col quale i Romani ribattezzarono il dio Sid, esempio del sincretismo religioso
sardo-punico, venerato nel santuario di Antas (Fluminimaggiore). Le genti del
posto, infatti, avevano aggiunto al nome originario della divinità l'appellativo
sardo "Babai", cioè padre ]
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«Grotta di Nùrighe (Sassari) esplorando il passato»
[ SPELEOLOGIA, rivista della Società Speleologica Italiana, Settembre 1998.
- L'articolo più completo sinora pubblicato sulla grotta di Nùrighe ]
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«Ultime notizie dal Pleistocene»
[ SARDEGNA SPELEOLOGICA, rivista della Federazione Speleologica Sarda, Giugno 1997.
- Il primo annuncio della scoperta fatta dal T.A.G. ]
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FOCUS
[ n°112, inserto "Almanacco della scienza 2001".
- Nel mese di Febbraio 2002 nella rivista scientifica mensile Focus, spazio dedicato al Settembre 2001
dell'"Almanacco della scienza 2001", si legge: «OMINIDE SARDO. Resti di un ominide di oltre 250 mila anni,
a cui è stato dato il nome di NUR, scoperti in una grotta della provincia di Sassari».
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«Nur, il primogenito dei sardi»
[ NUR, Rivista bimestrale di Cultura e Identità di Sardegna, Gennaio/Febbraio 2002.
- Vale la pena citare questo articoletto del prof. S. Ginesu per la particolarità
del titolo, probabilmente dovuto ad un refuso: "primogenito" o "progenitore"? ]
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«Trovato un ossicino di Nur, il progenitore di tutti i sardi»
[ IL MESSAGGERO SARDO, Ottobre 2001.
- Sempre della serie: "primogenito" o "progenitore"? ]
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«In fondo alla grotta un piccolo osso e il mistero dei sardi»
[ LA NUOVA SARDEGNA, 30 Settembre 2001.
- La pagina della rubrica "Società & Cultura" dedicata alla scoperta di Nurighe ]
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Nuove prove dell'esistenza di una immigrazione umana arcaica in Sardegna: la grotta preistorica di Nùrighe.
[ Pre-actes, XIV CONGRES INTERNATIONAL DES SCIENCES PREHISTORIQUES AND PROTOHISTORIQUES, 2-8 Settembre 2001, Liegi, Belgio.
- Breve nota dalla documentazione del Congresso di Preistoria e Protostoria di Liegi.
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«Le doigt sur l'homo sardaignus?»
[ In francese. Intervista al prof. J.M. Cordy sul ritrovamento di Nùrighe,
nella rivista "Le Quinzième jour du mois" del 15/02/2002 a cura dell'Università
di Liegi.
- Il titolo ("Dito puntato sull'homo sardus") gioca sul ritrovamento della
falange umana. Lapidaria la valutazione che il prof. Cordy fa della ricerca
paleontologica in Sardegna: "La Sardegna è particolarmente priva di persone
competenti nel campo della paleontologia" ]
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Altri articoli
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«Nuovo cervide nel pleistocene di Sardegna»
[ dall'abstract book dalla pubblicazione "GIORNATE DI PALEONTOLOGIA 2002" della Società Paleontologica Italiana
- Il ritrovamento di un nuovo cervide in una grotta nel territorio di Sadali in provincia di Nuoro ]
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Rassegna stampa
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Contatti e link
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Bibliografia
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« Il materiale paleoantropologico non è affatto ricco e anche
oggi si è costretti ad accontentarsi di un numero veramente
modesto di campioni fossili. Perciò, il numero dei tasselli
è così esiguo che la ricostruzione del mosaico intero può
sembrare un'impresa senza speranza. Non c'è da meravigliarsi,
dunque, se il ritrovamento di un nuovo fossile o la revisione
di una data possono avere conseguenze talvolta sorprendenti
che sconvolgono le conclusioni accettate fino a quel momento.
Ciò spiega, in parte, la grande attenzione che viene riservata
dalla stampa alle novità sul passato umano. Le conoscenze
esistenti sono talmente limitate che la scoperta di una mezza
mandibola che ha un milione d'anni occupa le pagine dei
quotidiani. E l'avidità di nuovi reperti che parlano del nostro
passato è grande. »
Luigi Luca Cavalli-Sforza
"Geni, popoli e lingue"
Adelphi 1996
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